Perché scegliere una caldaia a condensazione
Una caldaia a condensazione di ultima generazione consente un notevole risparmio sia in termini di consumo del gas sia di emissioni. D’altronde è tra gli obiettivi europei ridurre del 20 per cento le emissioni di gas serra entro il 2020 (quota aumentata al 40 per cento entro il 2030).
Così come aumentare del 20 per cento la quota delle rinnovabili e del 20 per cento la riduzione del consumo di energia. Bisogna tenere in considerazione che in Europa il 30 per cento dell’energia è consumato dai sistemi domestici per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
Ridurre questi consumi di energia grazie a prodotti che ne consumano meno a parità di efficienza vuol dire risparmiare, entro il 2020, 56 milioni di tonnellate di petrolio e ridurre le emissioni di CO2 per 136 milioni di tonnellate.
Cosa dice il mercato
Data l’esponenziale crescita e diffusione sul mercato delle caldaie a condensazione, il panorama vede una vastissima serie di modelli di marche diverse con caratteristiche e prezzi differenti. Scegliere la caldaia più adatta alle proprie esigenze è quindi una operazione abbastanza complessa che richiede la giusta attenzione perché deve prendere in considerazione i diversi fattori che entrano in gioco, e quì puo’ aiutarvi un buon installatore.
In realtà negli ultimi anni, sia grazie agli sforzi dei produttori che alla loro crescente diffusione, questo tipo di caldaie ha visto un calo dei costi costante e consistente, cosa che le ha di fatto rese una soluzione conveniente nella quasi totalità dei casi rispetto alle caldaie tradizionali.
La ragione è che, come spiegato in maniera approfondita in questo articolo, benché sia vero che più bassa è la temperatura di utilizzo, più la caldaia riesce a condensare il vapore e quindi a recuperare da esso calore, anche con un utilizzo a temperatura attorno ai 70/75 gradi è possibile ottenere dei risparmi interessanti.
Come funziona una caldaia a condensazione
Vediamo come funziona una caldaia a condensazione. Per farsi un’idea basti sapere che una caldaia a condensazione di ultima generazione, funzionante con una temperatura di impianto sui 75 gradi, ha un rendimento di circa il 98%, mentre una caldaia tradizionale, seppure di ultimo modello, arriva a circa il 92%. Benché il guadagno in efficienza così ottenuto sia contenuto, è pur sempre un fattore che va ad incidere con tutto il suo peso sull’ammontare finale della bolletta energetica.
Si tenga inoltre presente che è sufficiente abbassare la temperatura di una quindicina di gradi, per ottenere con una caldaia a condensazione un rendimento che arriva al 100%, facendo però attenzione che parlando di caldaie un rendimento del 100% non significa zero spreco.
Avere un buon impianto di riscaldamento, con una caldaia a condensazione, non vede particolari limitazioni, ma sono presenti, a livello normativo, degli obblighi riferiti ai controllo e ai tagliandi che devono essere effettuati in modo da assicurarsi che il proprio appartamento sia al sicuro e che la caldaia sia in regola.
È dal 2015 che sono state rinnovate le indicazioni, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, riferite alla corretta manutenzione e anche ai controlli che si legano agli impianti di riscaldamento e anche a quelli di raffreddamento.
Quanto costa una caldaia a condensazione
Negli ultimi anni i prezzi si sono molto abbassati per questo tipo di caldaie, attualmente a Roma il costo tutto compreso fornitura + installazione caldaia puo’ variare da un minimo 1.200 euro fino a 2.500 euro per caldaie di una certa portata, mediamente per una buona caldaia in classe A con il montaggio si spende intorno ai 1.400/1.500 euro
Come è fatta una caldaia a condensazione
Anche le caldaie a condensazione e gli impianti ad esse connessi sono soggetti ai controlli.
Una caldaia a condensazione è una caldaia a gas, ma non è una comune caldaia, infatti si differenzia dalle altre per diverse caratteristiche, che ne fanno aumentare però il prezzo.
La caldaia a condensazione ha la particolarità di avere la condensazione del vapore acqueo dei fumi di scarico. Questo offre un grande vantaggio: il calore latente di condensazione viene recuperato e di conseguenza si ottiene una maggiore efficienza energetica rispetto ad una tradizionale caldaia.
Le caldaie tradizionali usano solamente una parte del calore dei fumi di combustione perché in queste la condensazione darebbe problemi e rischia di corrodere il sistema. Il vapore acqueo invece generato dalla combustione per riscaldare l’acqua, viene disperso in atmosfera, mediante un camino.
La caldaia a condensazione va invece a recuperare il calore latente dei fumi prima che questi vengano espulsi e lo utilizza per preriscaldare l’acqua che ritorna dai radiatori. La temperatura dei fumi di scarico di conseguenza è inferiore rispetto a una caldaia tradizionale e inoltre emette meno sostanze nocive, è pertanto meno inquinante. Le caldaie a condensazione insomma sono l’ultima frontiera della tecnologia nel riscaldamento domestico e portano diversi vantaggi con sé, il risparmio innanzitutto.
Vediamo in cosa consiste una caldaia a condensazione
Le caldaie a condensazione sono state create per ridurre al minimo i consumi, sfruttando anche i fumi emessi dalla combustione. Nella parte bassa delle caldaie si possono distingue l’attacco per il gas, l’uscita per l’acqua sanitaria, l’entrata per quella fredda, un’uscita per il riscaldamento e l’entrata ovviamente. Ovviamente, oltre a questi tubi c’è il cavo di alimentazione della scheda che controlla la caldaia.
Il ciclo della caldaia è un circuito chiuso per il riscaldamento e aperto per l’acqua sanitaria, infatti l’acqua arriva dalla rete comune, riscaldata e consumata.
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